Per Rosie... da Papà!
La sposa
L’accompagnavo
nel sentiero colorato
di un paradiso
ritrovato.
Davanti al celebrante,
fascia tricolore
e un bel sorriso,
il testimone
lesse la fiaba
della tua storia,
siglata dal
rapido disegno
di bambina,
custodito nelle
rughe di memoria
Nel cielo misterioso
suonavano campane
per la festa,
Sara scattò
felice tra le nuvole,
i piccoli occhi
parlavano: «oggi
la mia mamma
si fa sposa».
Come la rondine
volavi tra i profumi
della primavera,
incominciò a planare
un bouquet
di ricordi azzurri,
curiosi come gli occhi
di bambina.
Sara, così vicina,
guardava dolcemente,
ti cullava
nel sogno di una
principessa.
Le partenze profumano
pensieri, eppure
la vita è disperatamente
bella e intensa,
foglia colorata
di futuro
che non imbroglia.
La sposa:
una vela bianca
strappata nel
mare di Nettuno.
Sulla soglia i passanti
guardavano stupiti,
la folla sempre
più distratta
nei loro petali
narcisi.
Nessuno si accorse:
vicino all’uscio,
insieme al mio sorriso,
volava quello
invisibile di Dio.
Ancora oggi,
anticipo di paradiso,
ti aspetta speranzoso
sull’uscio della porta,
con parole di silenzio
sussurra: « evviva la sposa!»
papà
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